Chi sono

Biografia

Mi chiamo Michelle Bonev, e sono attrice, regista, sceneggiatrice, produttrice cinematografica e televisiva, scrittrice, life coach e filantropa.

Sono nata in Bulgaria nel 1971, sotto il regime comunista, e so cosa significhi vivere senza la speranza di poter progredire e realizzare i propri sogni. L'educazione che ho ricevuto da parte di mia madre è stata di tipo stalinista e includeva punizioni fisiche e psicologiche ben studiate. A 17 anni sono stata abbandonata da mio padre e ho tentato il suicidio. Dopo 3 giorni di coma mi sono risvegliata in un letto di ospedale e ho deciso di cambiare radicalmente la mia vita, iniziando da me.

Ho preso un foglio bianco e ho scritto La Migliore Versione Di Me in 10 Punti. Ogni punto rappresentava ciò che avrei voluto essere. Da quel giorno è iniziata la mia trasformazione. Da sottomessa, indecisa e piena di paura, a determinata, impavida e ribelle. Io ho fatto il primo passo, mi sono buttata nel fiume della vita, e la vita ha fatto il resto.

Nel 1990, dopo la caduta del Muro di Berlino, a 18 anni, mi sono trasferita in Italia, con solo 20 dollari in tasca e tanti sogni da realizzare. Ho fatto una vita incredibile! Sono diventata imprenditrice nella moda, conduttrice al Dopofestival di Sanremo con Pippo Baudo, attrice di punta di Rai Uno; ho recitato in fiction di grande successo come attrice protagonista al fianco di Terence Hill, Gigi Proietti, Ornella Muti, Massimo Ranieri, Sebastiano Somma, Fabio Fulco, Lucio Dalla... Ho scritto un romanzo autobiografico dal titolo Alberi Senza Radici, pubblicato da Mondadori e presentato su Rai Uno nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, e durante la "67ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia", ho ricevuto il premio Action for Women per il mio film denuncia Goodbye Mama, scritto, diretto, interpretato e prodotto da me. Milioni di persone mi ammiravano ed ero diventata un modello di riferimento per donne e ragazze. Ho realizzato tutti i miei sogni.

Nonostante i successi ottenuti, io non ero felice. Ero all'apice della mia carriera artistica e avevo una relazione sentimentale stabile, soldi e consenso pubblico, tutto ciò che rappresentava l'autorealizzazione, la punta dell'iceberg. Cos'altro avrei potuto desiderare!

Nulla! Questo è il massimo che il mondo in cui viviamo possa offrire, era la risposta della mia voce interiore. Sono caduta in una depressione profonda. Ho iniziato ad accarezzare l'idea di andarmene per sempre, di compiere un gesto estremo. Mi sono sentita catapultata nel passato, nel periodo in cui avevo tentato il suicidio e avevo deciso di cambiare radicalmente la mia vita.

Ma cosa era andato storto dopo? Avevo cambiato il mio carattere e le mie abitudini; avevo seguito le istruzioni del sistema, delle persone ricche e famose: andare fino in fondo, costi quel che costi. E dopo tanti sacrifici e compromessi, ero diventata ricca e famosa anch'io. Ma perché mi sentivo cosi infelice?

Non ti rendi conto di come inizia, te ne rendi conto quando sei alla fine, quando alle 8 del mattino ti versi un whisky al posto del solito caffellatte e ti chiedi: Dov' è che ho sbagliato? Dove mi sono persa? La mia voce interiore ha ripreso a parlare, rammentandomi con determinazione chi fossi veramente, i valori in cui credevo e che avevo calpestato nella corsa al successo e alla realizzazione personale. Quella voce era la voce del mio cuore e mi spronava a parlare la mia lingua, ad essere una persona autentica e non di seconda mano; mi spingeva a tornare indietro, al bivio in cui mi ero persa, e a riscrivere su quel foglio bianco La Migliore Versione Di Me in 10 Punti, includendo i Valori Umani Fondamentali in cui ho sempre creduto, ma che avevo barattato per avere successo in un mondo che li ritiene inutili.

Nell'ottobre del 2013, ho deciso di abbandonare la mia carriera artistica, denunciando Il Sistema Patriarcale Italiano Corrotto. Di fronte a milioni di persone, durante la trasmissione Servizio Pubblico, ho confessato i compromessi che sono stata costretta ad accettare per sviluppare i miei talenti e crescere professionalmente. Per me è stato un atto liberatorio, benché considerato da i più un suicidio. E in qualche modo lo era, non avrei più potuto lavorare nel mondo dello spettacolo, avrei dovuto reinventare la mia vita daccapo e non sapevo proprio da dove cominciare. Sapevo solo cosa non volessi fare e che i miei sogni non valevano la mia dignità.

Poi è accaduto il miracolo, migliaia di persone mi hanno contattato sulla mia pagina ufficiale di Facebook, esprimendo la loro solidarietà per il mio coraggio e condividendo le loro esperienze strazianti. Mi chiedevano aiuto. Le loro storie mi hanno scosso a tal punto che ho smesso di pensare ai miei problemi, ritenendoli futili. Ho deciso di aiutarli. Essere utile a qualcuno mi ha fatto sentire di nuovo viva e mi ha portato fuori dalla depressione in cui ero caduta.

Il 12 dicembre 2013, ho deciso di entrare nel mondo della Filantropia e diventare una filantropa. Ho costituito l'Associazione Michelle Bonev, un'organizzazione no-profit con il motto Nessun Essere Umano Merita di Rimanere Invisibile!, e con lo scopo di promuovere i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali. Ho formato una troupe televisiva e ho girato in lungo e in largo l'Italia, accendendo i riflettori su persone e comunità che vivevano in stato di estrema povertà e disagio sociale. Mi sono presa cura degli ultimi, di chi è stato abbandonato dalle istituzioni e dai media, dedicando loro tutte le mie risorse economiche e professionali.

La mia carriera artistica aveva assunto un nuovo significato. Mettere i miei talenti da regista e sceneggiatrice al servizio degli ultimi ha dato un senso nuovo alla mia esistenza e alle cose che erano accadute nel passato. Ho visto chiaramente la traiettoria della mia vita sin dal momento in cui sono nata, e mi sono resa conto che ogni cosa era accaduta per arrivare proprio lì, dove ero in quel momento. Le sofferenze da bambina, i compromessi da grande, tutto aveva contribuito a creare La Migliore Versione Di Me, a trovare La Mia Vera Me e iniziare ad agire e vivere secondo i valori in cui ho sempre creduto. Grazie alla mia carriera artistica, ho potuto visualizzare che c'era un disegno preciso dietro ogni avvenimento della mia vita, come se ci fosse una sceneggiatura perfetta, con uno scopo preciso, e ho acquisito la consapevolezza che quella sceneggiatura era stata scritta da me, ero io a rendere vivi i miei sogni e i miei incubi, ero io l'unica sceneggiatrice, regista e produttrice della mia vita, proprio come in un film.

Forte della mia consapevolezza, ho iniziato un percorso di Crescita Personale unico, all'insegna del servizio e dell'amore incondizionato per l'Umanità.

A tal proposito il 12 dicembre 2019, ho costituito la Fondazione Amatar Foundation, un'organizzazione no-profit con il motto Fare un passo verso l'altro è il più grande passo nell'evoluzione dell'Umanità, e con lo scopo di promuovere uno Sviluppo Umano basato sui Valori Umani Fondamentali e sulla Responsabilità Universale.

Se penso che nel 2013, dopo la mia denuncia pubblica del Sistema Patriarcale Italiano Corrotto, sono stata giudicata una suicida, la mela marcia da eliminare dal cesto, e considerando quello che ho fatto negli anni a seguire: le vite che ho salvato, i progetti filantropici che ho creato, l'arte di donare che ho imparato e la felicità di essere me stessa che ho raggiunto, posso solo dire che il tempo mi ha dato ragione. Io ho detto la verità, e ora tutti lo sanno, ma sanno anche che il cesto non è diventato immacolato dopo la mia eliminazione, al contrario, è sempre più marcio, mentre io mi sono salvata, riacquistando la mia dignità e i miei valori. Mi sono offerta una seconda possibilità e non mi sono mai voltata indietro! Ho trovato la mia vera vocazione, La Filantropia, realizzo i miei sogni senza sofferenze né compromessi, e come Life Coach aiuto le persone ad acquisire la consapevolezza di sé, del fatto che siamo noi, gli esseri umani, gli unici creatori della nostra vita e del mondo che ci circonda.

Conscia del fatto che la mia vita è l'unica mia eredità, e che ognuno di noi porta dentro di sé un messaggio da condividere con gli altri, vorrei concludere la mia Biografia, offrendo la mia personale testimonianza:

In questo mondo ingiusto, insostenibile e privo d'amore, un essere umano può rinascere dalle proprie ceneri e riconquistare i propri valori, creando così un mondo migliore, perché il mondo non è altro che il riflesso di noi stessi. Diamoci una seconda possibilità! Diamo al mondo una seconda possibilità!

Con Amore
Michelle Bonev